topbella

giovedì 11 ottobre 2012

Ho scritto come un cane, a rileggere, ma è troppo tardi per correggere ( e non è un film di Lina Werthmuller)e

Ma di chi è questa vita?
Che cosa significa?
Quale sarà la risoluzione?

A questo punto sono da sola. Tutto ormai è precipitato, credo irreparabilmente. Non capisco perchè continuo a far finta di nulla, perchè ostento questa freddezza che, lo so, non potrà durare per sempre.

Io, in fondo, volevo solo avere la mia famiglia. Si, si, tante aspirazioni artistiche, ma poi, alla fine, sono una donnicciola che vorrebbe avere il maritino carino e bravo, le figlie infiocchettate, il profumo d'arrosto o di torta in casa, i vestiti ben riposti nell'armadio, la casa linda e pinta, il profumo buono da sciura, i tacchi con il taillerino per andare a far la spesa, la messimpiega, il pranzo da mamma la domenica e dalla suocera il venerdì, e poi il tè con le amiche il pomeriggio, la spesa al mercato che "signora mia che bella frutta che c'ha Massimo, al supermercato mica la trovi così", e poi i gatti ognuno nella propria cesta con dei cuscini da me cuciti che sembrano cucce reali, la macchina lucida e profumata con i tappetini morbidi e magari anche un fiore dentro.

Realtà:
Maritino che parte la mattina presto, un saluto a mezza bocca, e fino alle nove della sera chi lo rivede, e meno male che è così: arrivasse prima sarebbe un'angoscia. Lo tollero per pochissimo, per pochissimo riesco a far finta di non volere che scompaia dalla faccia della terra e non aggredirlo.
Mi metto le cuffie e guardo qualche programma interessantissimo sul computer, finchè lui non crolla addormentato sul divano e io posso togliere le cuffie, se voglio.
Le figlie sono fantastiche. La grande è molto figlia dei fiori, con i jeans a zampa e i capelli sciolti fino al sedere.
La piccola vuole tutti i giorni mettere la gonna e i tacchi (chiamasi "tacchi" le scarpe baby, quelle con il cintino alla caviglia). Oggi è uscita dall'asilo sporca di sugo anche sui calzini.
Crescono, le ragazze. Litigano ogni tre parole, salvo allearsi in cantate clamorose in macchina.
Ogni tanto c'è il profumo d'arrosto o di torta, mi sto specializzando in torta di mele sofficissima, ci facciamo colazione, ma più spesso faccio qualcosa di veloce per cena, cerchiamo di cenare prima che rientri l'essere, così che le bimbe siano già chi addormentata, chi a letto, e non sentire troppe stupidaggini.
I vestiti mi escono da tutte le parti, e non perchè io abbia un negozio di abbigliamento. Non riesco a collocarli nella maniera giusta, adesso vestiti invernali, mezza stagione e estivi, stazionano tutti insieme nei cassetti e negli armadi. Un casino terrificante.
La casa è pulita, quello almeno si, ma le Winx riescono a portare i giocattoli pure in bagno. Libri e giornali si accumulano sulle sedioline. Non faccio in tempo a leggerli e smaltirli ( i libri no, si tengono, chiaro, ma i giornali andrebbero buttati... e invece no!!!).
E poi altro che tacchi e taillerino, profumo da sciura e messimpiega... Jeans sempre e comunque, magari  al mattino con una camicia carina, accessori, ma niente di strepitoso... i capelli poi... sempre tirati a coda o arrotolati con il forchettone, sarà un anno che non vado dalla parrucchiera?
Pranzo da mamma pure oggi, ma di certo non di domenica e non con tutta la famiglia... il maritino è bandito da casa mia, quindi la domenica ce ne stiamo per conto nostro. Dalla suocera, per fortuna, sono anni che non ci si va a mangiare. Ora poi io sono bandita da casa sua perchè le ho detto un po', solo una piccola parte di quello che pensavo.
Ma solo una parte minima, eh? Sono stata trattata come una pazza, come una specie di rifiuto, quando i rifiuti sono palesemente loro, presi nella totalità della famiglia.
Le amiche sto cercando di farmele, ma sarebbe più facile se potessi, come loro, poter lasciare le figlie al marito per andare in palestra insieme, o per andare una giornata all'ikea o da qualche altra parte.
Però, per fortuna, ci si incontra spesso alle festicciole che organizziamo sovente, e qualche volta anche a far colazione al bar al mattino, ma non siamo di quelle che tutti i giorni stanno lì per ore, anzi, non succede praticamente mai...
Al mercato ma chi c'ha voglia di pagare la frutta più del super?
I gatti sono nobilissimi; c'è una nuova entrata, la Peppa, esserino minuscolo sottratto ad una famiglia che non faceva caso al fatto che fosse pelle e ossa e non ce la facesse neanche a giocare, e passasse le sue giornate accovacciata sullo scalino senza praticamente muoversi mai.
Ora gioca eccome, è una bella pestiferina, e ci ringrazia ogni minuto di averla portata via con noi.
La gattaccia grande si diverte a spaventarla, la chiude negli angoli e poi la fissa. La Peppa si terrorizza e quasi sempre fa la cacca per terra. La gattaccia malefica allora se ne va soddisfatta.
E via di disinfettante...
Ovviamente i gatti dormono sul letto con noi.
La mia macchina è una cosa ignobile. Ci carico la segatura per la lettiera delle stalle dei cavalli. Ci entriamo con le scarpe sporche di fango.
Spesso ci sono i sottosella che porto a casa per lavare. C'è una gran quantità di sabbia del maneggio.
E poi fazzoletti, disegni, volantini, elastici, penne, bottigliette d'acqua finite o a metà, settimane enigmistiche in cui l'unica cosa rimasta di fattibile per me è imbrattare la faccia di quelli del cruciverba in prima pagina, e tante altre cose, anche i fiori, si, quelli rinsecchiti e sbriciolati che mi regala la Winx piccola.
E adesso c'è anche un pensiero fisso, quello di cominciare a pensarmi da sola. Quello di trovare un lavoro che mi permetta di non sentirmi mai più dire "tu mangi sulle spalle mie".
Il pensiero di non morire di solitudine, o di paura, senza un uomo in casa.
So che la strada è lunga, non semplice, io non sono quella da decisioni improvvise.
Sto maturando la cosa, e non so se sarà presto o tra tanto tempo, so che se troverò lavoro la cosa sarà molto più semplice, o magari no.
So che mi piacerebbe avere una persona che mi facesse di nuovo battere il cuore, che mi desse la forza di affrontare certe situazioni, che mi facesse sentire di nuovo bella... Magari non succederà mai più, però. Devo anche considerare questa idea.
Sto davvero cercando di darmi spazio, di prendermi tempo. E' tutto fermo, apparentemente.
Oddio, sono le una e 10, e domattina le 6 e mezza arrivano presto.
Sta grattando con i denti, non lo sopporto. Non posso andare a dormire vicino a uno che digrigna i denti. Prenderei un bastone e glielo romperei sulla bocca.
Sta andando via anche quel pò di affetto che rimaneva...



Più la notte è nera, più è vicina l'alba. Forse..

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MissMaj2010
Grandi aspirazioni miseramente finite in una piccola realtà.
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