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lunedì 3 settembre 2012

Ce l'ho fatta

Sono riuscita a trovare il modo che mi apparisse la paginetta per aggiornare il blog. Qualche giorno fa ho provato e riprovato, cliccato ovunque, non mi appariva nulla. Boh.

Ho indossato il maglioncino di cotone a maniche lunghe.
Il mio gatto mi dorme sul braccio e balzella mentre scrivo, ma non si sposta.
Ho messo i cavalli nelle stalle, dopo che tutta l'estate sono stati al paddock; li ho salutati che mangiavano nelle loro mangiatoie, ognuno il proprio fieno, senza scaramucce, senza dispetti l'uno all'altro.
Ho messo dentro le seggiole con i cuscini, e siccome mi faceva tristezza vedere queste sedioline di ferro battuto da sole in salotto, allora ho ritirato pure il tavolino tondo da bistrot, ci ho fatto un angoletto nella stanza che non mi dispiace per niente, probabile pure che lo lascerò così per tutto l'inverno.
Aspetto questa pioggia annunciata per questa notte con un po' di tristezza.
Se penso che l'estate è praticamente finita mi viene la disperazione, il panico.
Mi sento proprio persa. A me piace l'estate.
Significa andare fuori, stare stravaccati, cenare tardissimo con le finestre aperte, tramonti rossi, cavalli che mangiano vicini ( e si fanno i dispetti, come accennato prima... ) andare in piazza a prendere il gelato e incontrare tutti gli amici, e improvvisare un concerto o un dibattito o ciarlare di niente...
Significa mettere le scarpe con le zeppe e un fiore rosso, mettere lo smalto sulle unghie dei piedi, vedermi la faccia colorita per cui posso anche truccarmi pochissimo e non sembrare una morta, e  un rossetto acceso mi fa subito vacanza.
Posso andare sul trattore di mio suocero in calzoncini e costume e, mentre spalo le quintalate di produzione equina, abbronzarmi selvaggiamente.
Posso andare a sentire i mille concerti che fanno ogni sera nei dintorni. Le fiere e sagre dove i balli di gruppo imperversano, e io non capisco perchè quelli che li ballano debbano sempre avere una faccia tristissima, al limite dell'ingrugnato. "Ma se non vi divertite, perchè ballate?" vorrei chiedere a tutti. E io invece mi diverto a guardarli. E non ballo mai, a meno che non me lo chieda la mia Winx piccola.
Quest'anno non sono mai andata in campagna dai miei. Mi dispiace tanto, è che ancora non riesco a separare la mia vita da Problem.
Lui è in terapia, insieme stiamo seguendo una strada, ma cambiare le abitudini, i modi di pensare, di agire, non è così semplice.
Piccoli passi avanti, ma forse ora sto tornando indietro, e questo mi scoccia da morire.
Mi devo forzare, lo devo fare.

Ora penso a quando sarà occasione per stare tutti insieme, io non potrò avere tutta la mia famiglia unita. Se ci saranno tutti, non ci sarà Problem perchè casa mia è off limit per lui.
Penso che questa è una cattiveria grande che mi ha procurato, perchè in fondo per me la cosa più importante erano e sono i momenti per stare tutti insieme, e invece per colpa sua, ce li siamo giocati.
Come invidio quelle famiglie dove i mariti delle figlie si sono meritati di essere trattati come figli.
Non lo so se la situazione sarà mai più recuperabile, ma allora le Winx dovranno festeggiare il Natale, feste di compleanno, comunione, saggi etc. o con i nonni, o con il papà.
Che cosa bruttissima.

Stamattina lui lavorava, io ho preso le Winx e siamo andate a vedere il gp di salto ostacoli. Che fauna varia, e io provo a immedesimarmi nelle vite di queste persone.
Accanto a me avevo una signora con un bambino. Lei vestita senza fronzoli, ma tutte cose di gran classe che costano un occhio. Una borsa meravigliosa di non so chi, ma non era certo la mia carpisa...
Il bimbo tutto Tommy Hilfiger, comodamente sdraiato sulle gradinate, che giocava con l'IPad.
Capelli a postissimo anche se senza messimpiega.
La classe che ti danno i soldi, quella senza fronzoli e senza urla. Insomma, non c'erano marchi bene in vista, niente logo esposto. A vederla sembrava una bella signora con un giacchino, un paio di pantaloni,  sneakers ( e non erano neanche Hogan, che ormai portano tutti i burini che vogliono far vedere che se le possono permettere...) e una grande borsa. Anche l'IPad, quando non usato dal figlio, era tenuto in una valigina che non faceva neanche sospettare la sua esistenza...
Era una ricca vera.
E io pensavo a cosa si prova ad andare in un negozio e prendere quello che ti piace senza neanche guardare il cartellino.
Cosa si prova a comprarsi L'IPad, con la stessa leggerezza con cui io posso comprare le bolle di sapone alla Winx piccola (oh, non più di 99 cent, eh?).
E anche l'altra signora, tutta beige, capelli e  marito compresi, che rispondeva ai saluti di schiere di persone, pure lei sneaker non Hogan, pantaloni e una blusa che io ne ho una simile, ma su di lei sembrava un capo di alta moda.
Non sono le cose in sè che mi fanno invidia, capiamoci. ( a parte l'IPad ma quanto mi piacerebbe averlo!)
E' la leggerezza di potersi permettere qualcosa di bello, la libertà di dire "andiamo fuori a cena", la serenità di sapere che si può arrivare bene a fine mese e tamponare egregiamente anche dei fuori programma tipo una bolletta troppo alta, o la macchina che si rompe.
Perchè sfibra anche il doversi negare una camicetta in saldissimo alla coin, mica di quelle firmate, eh?
Sfibra il pensare che non si sa se la Winx grande potrà continuare a prender lezioni a cavallo, e meno male che la pony riesce a guidarla ormai, ma avrebbe tanto da studiare...
Sfibra controllare ogni pagliuzza di fieno dei cavalli, cercare di non fargliene sprecare neanche un filo, e
non chiamare il maniscalco, piuttosto non montare fuori dal recinto.
Sfibra fare la fila al distributore per metter il pieno a un po' meno prezzo ( ma oggi mica così tanto poco, 1.750, certo, a fronte del 1.950 di tutti i giorni...) e poi andare piano in macchina, non andare praticamente da nessuna parte che non siano i giri obbligati.
Però sui gelati non ho risparmiato tantissimo. Ne abbiamo mangiati parecchi.
E le mele. Ne mangio almeno quattro al giorno, a volte pure di più.
E poi quanto sono stanca di non sapere dove girarmi, non avere uno spiraglio, un'intuizione valida.

Piove.
Sono davvero contenta di aver rimesso i cavalli in stalla, se no sarei stata con il magone tutto il tempo, che ce l'hanno un riparo in paddock, ma se uno spinge fuori l'altro, quello si becca tutto.
Invece ognuno nel proprio appartamento, caldo, asciutto. Le papere sono papere, dormono in acqua, non ne soffriranno troppo. Ah, vi devo raccontare del mio nuovo fidanzato papero, ma ora è troppo tardi. Però ne sono davvero innamorata, anche se mi becca...

Che lamentela, neanche rileggo, guardate. Però mi sta tutto qui, e allora il blog serve pure a questo.
Ah, il mio vecchio blog su splinder, io ricordo di averlo salvato, ma non ho idea di dove sia.
Qualcuno sa come si può rintracciare?
Ciao, a presto

1 commenti:

LogicaLineare ha detto...

Io ti immagino proprio così, semplice nelle tue zeppe e col fiore rosso, un velo di trucco e una mela in mano.
Sei la Maj che riconosco, tu, le tue piccole, i tuoi cavalli, la tua forza e le tue debolezze, i desideri e i rimpianti, le speranze e i sogni.
Sei una bella donna, con la sua carpisa e i suoi oggetti di sempre. Sei semplice, sei vera, profonda e autentica ..
Sei così e sei molto!
:)

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Più la notte è nera, più è vicina l'alba. Forse..

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